Donne che comprano fiori è la storia di cinque donne molto diverse tra loro: per stile di vita, condizione economica, aspetto, comportamento, uomini, storie d’amore e che hanno alle loro spalle famiglie, ed in particolare madri, davvero differenti tra loro, che le hanno allevate in modi talmente dissimili da riuscire a toccare in qualche modo la vita reale di ogni tipo di donna.
L’unica cosa che le accomuna al principio è che tutte comprano fiori e nessuna di loro lo fa per se stessa.
Il libro è ambientato nel caldo torrido di Madrid, dietro al cancello di un negozio di fiori che esiste da sempre e sembra essere il cuore di questa città, dove Olivia, la proprietaria, oltre che vendere fiori si preoccupa di dispensare, con una vena di sottile sarcasmo, consigli, teorie interessanti e riflessioni davvero valide, utili ad affrontare qualsiasi tipo di problema, disturbo, preoccupazione, gioia, amore e vita in ogni suo aspetto, con particolare riguardo verso il modo giusto per rialzarsi ogni volta e rimettere in ordine i pensieri.
Tra queste pagine troverai talmente tante perle di saggezza vera da raccogliere e fare tue: tra le altre, la “teoria dei compatibili al 100%”, l’uguaglianza tra la morte e il disamore, che condivido pienamente, e i “momenti crisalide di ogni donna” (il primo intorno ai 15 anni e il secondo intorno ai 40) che mi hanno particolarmente colpita. Imparerai quanto sia sbagliato amare un uomo più di quanto tu possa amare te stessa, quanto sia indispensabile avere in casa una stanza tutta per te e quanto sia triste scegliere di stare con qualcuno soltanto perché sai che non ti lascerà mai: diffida di chi non ha mai lasciato!
Ti avviso inoltre che, leggendo, piano piano inizierai ad avere voglia di comprare fiori e di farlo soltanto per te, cercando di conoscerne persino il significato: la calendula è il fiore della sofferenza, il tulipano rosso è una dichiarazione d’amore, mentre l’edera, che per alcuni è soltanto una pianta fastidiosa e infestante, è in realtà il simbolo della fedeltà.
“Alcuni comprano fiori per una nascita e altri per una morte. Alcuni li ordinano per smorzare la sobrietà dei loro uffici e altri per dare allegria alle loro case. Alcuni li vogliono vivi, ancora attaccati alla terra, altri morti o essicati. In alcuni casi li preferiscono sul punto di aprirsi, perché durino di più. E ad altri invece piacciano sul viale del tramonto, come le margherite che iniziano a perdere i petali… li comprano madri alle loro madri, traditori alle loro mogli, amanti alle loro amanti, il Palace per le sue toilette, le anziane per i loro balconi. Secondo la mia teoria, a ogni persona corrisponde un fiore. E anche a ogni tappa della vita. Ci sono donne che comprano fiori e altre no. Questo è quanto.”