F Ciao.
M Ciao.
F Posso darti del tu?
M Certo! Ed io?
F Certo! Sai.. non avrei mai immaginato che avresti deciso di dedicarmi del tempo?
M E come mai?
F Credevo fossi molto impegnata sinceramente.. Sono felice di avere questa occasione!
M In realtà, ho molto tempo, più di quanto tu possa pensare..
F Ok, ma come è possibile?
M Semplice! Posso essere in più luoghi nello stesso momento e mi sposto a grandi velocità!
F Avrei dovuto intuirlo.. Allora: per prima cosa vorrei sapere il tuo vero nome, sempre che tu possa dirmelo..
M Certainty, anche se quasi nessuno mi chiama così. Una volta però ho sentito proprio te chiamarmi in questo modo, anche se ovviamente l’hai pronunciato nella tua lingua. Forse è anche grazie a questo che non ho avuto dubbi e mi sono presentata a questo invito oggi! Mi ha sempre incuriosita la gente con la mente aperta..
F Grazie, lo prendo per un complimento!
M Lo è.. anche se, devo essere sincera: è stato il tuo pezzo “Paura di dormire” il vero motivo che mi ha convinta a dirti di sì! Mi hai incuriosita, interessata e mi hai anche fatto una gran tenerezza.. In tanti mi immaginate come un’ombra nera e in tanti pensate a me al maschile, anche se sono chiaramente femmina, come canta il Liga! Ora che sei qui e mi stai guardando: sei piacevolmente stupita? Oppure sei delusa?
F In realtà sei proprio come mi aspettavo: hai degli ottimi accessori, una borsa bellissima e un abito stupendo!
M Lo immaginavo. Tendenzialmente cerco di presentarmi nel modo più adatto e adeguato ad ognuno di voi, per non farvi paura ed evitarvi disagio; visto che normalmente siete piuttosto agitanti quando mi sentite arrivare.
F Mi sembra una buona soluzione effettivamente.. Non deve essere facile il tuo lavoro: spaventare, creare disagio e agitazione..
M ..non è sempre così! Qualcuno è felice di vedermi! Alcuni mi accolgono con un gran sorriso, mi fanno festa. È un po’ come nel tuo lavoro, come in tutti i lavori, ci sono i clienti e i colleghi simpatici e altri meno, quelli che ti adorano e quelli che non ti considerano, quelli che ti apprezzano e comprendono che il tuo sia un lavoro come un altro e che non sia tua la responsabilità di ogni cosa e poi ci sono quelli che pensano che sia soltanto tu a decidere e si accaniscono contro di te. Tutto qua..
F Ma nel mio caso è davvero così, non sono io responsabile delle scelte aziendali… Mentre tu… Perché non sei tu a decidere?
M Sì, in realtà sono io, ma non mi piace che la gente lo pensi! Preferisco che ognuno creda di essere autore del proprio destino e si impegni a vivere bene, mangiando bene, facendo sport e cercando di fare il meglio possibile per vivere sereno e senza stress, perché c’è davvero troppo stress a questo mondo!
F Scusami? Ma quindi mi stai dicendo che non conta il nostro comportamento? Non conta ciò che mangiamo? E non possiamo fare nulla per migliorare e allungare la nostra vita?
M Non ho detto questo! Certo che mangiare bene e fare sport migliora la vita! Ma assolutamente non incide sulla longevità, anche se, con chi si impegna sono sostanzialmente più parsimoniosa. Sono io che, a prescindere da tutto, dico basta, sono io che punto il dito: tutto qua!
F Questa non me l’aspettavo..
M Mi dispiace, ci sei rimasta male? Vuoi che smetta di parlare?
F No, no, no davvero.. ho alcune cose da chiederti..
M Io però non ho tutte le risposte.
F Ok, cercherò di farmi bastare quelle che riuscirai a darmi..
M Vuoi sapere come funziona?Beh.. non c’è un criterio logico, la logica è prevedibile e la prevedibilità mi annoia: mi baso principalmente sulla casualità.
F Aspetta: quindi tu scegli a caso? E noi non possiamo fare niente per evitarti o rimandarti?
M Per evitarmi no di certo, sono “l’unica certezza che abbiate”: Parole tue e di qualche altro saggio realista!
F Non volevo dire “evitarti” nel senso del “per sempre”..
M Lo so, ma a volte adoro puntualizzare!
F Non fa ridere..
M Non è sicuramente un mio dovere quello di far ridere..
F Ok.. allora perché, quando arrivi, assumi la forma di ciò che ci aspettiamo, se alla fine di noi non ti interessa?
M Ma sì che mi interessa! Non fare la permalosa.. dico soltanto che non sono un’umorista, parlo semplicemente nel modo più chiaro ed opportuno, cercando di essere esaustiva e precisa, ma sono molto ironica.
Ti spiego. A volte colpisco per caso, oserei dire per sbaglio, mentre sto passando qualcuno mi sfiora, qualcuno mi sbatte addosso ed io arrivo così, imprevedibile: giù per le scale, accanto ad un marciapiede, dentro un ascensore, con un’intossicazione alimentare, davanti ad un computer e così via.. Altre volte invece la mia scelta è più mirata, non seguo proprio uno schema, ma quasi. Ovviamente però non tutti quelli che possono essere considerati da voi “incidenti” lo sono per me e non tutti quelli che possono essere considerati “eventi ragionati” da voi, in realtà lo siano anche per me. Comunque ci tengo a ricordarti che ci sono tantissime cose peggiori di me, come tu sai e come ormai sanno tutti. Queste cose sono ad esempio le disabilità, le malattie, l’incapacità di ragionare, la depressione..ecc ecc.. ecco, a volte, io sono semplicemente la fine del travaglio: una benedizione addirittura.
F Cioè a volte tu sei “un incidente” e altre volte tu sei il “lieto fine”?
M Sì! Praticamente è così!
F E quindi tu vieni “in soccorso” a chi soffre?
M Non proprio, visto che in realtà, in un modo o nell’altro, soffrite tutti continuamente; più precisamente vengo “in soccorso” nei confronti di chi non ce la fa più e cioè di coloro che non sono più in grado di sopportare..
F Scusami: e nel suicidio? Sei sempre tu a decidere?
M Certamente! Come negli sterminii di massa! Sono io che insinuo le idee nella vostra mente, sono io che vi ci porto, mi basta un respiro per farlo! Anche se adoro coloro che credono sia una loro libertà, una loro scelta. Mi piace la gente che crede di avere questa possibilità e la possibilità di scegliermi li fa sentire liberi. Normalmente coloro che minacciano di suicidarsi però non li porto mai a farlo. Mi piace prenderli in giro, mi piace prendermi gioco di loro.
F Incredibile..
M Sì è un gioco assurdo: lo ammetto!
F Spiegami meglio. Quindi tu appari quando noi non sopportiamo più qualcosa?
M Già! Qualcuno dice che Dio non vi darà mai dispiaceri che voi non sarete in grado di reggere, qualsiasi dolore con il tempo si addomestica.. oppure, eventualmente, salto fuori io!
F Ma quindi Dio esiste?
M Ah io questo non lo so, sono qui da sempre e non sono mai andata da nessun’altra parte.
F Quindi non sai dirmi se dopo la vita c’è un’altra vita: tipo reincarnazione? Oppure se ci siano Paradiso, Limbo e Inferno?
M Allora, ci sono alcune persone che hanno avuto più vite, altre invece ne hanno avuta soltanto una. Credo che questo possa essere causato dal modo in cui si sceglie di vivere. Cioè: se tu vivi e vivi davvero, imparando a vivere, godendoti la vita, assaporandola, soffrendo immensamente, amando immensamente, divertendoti, piangendo, provando un unico tipo di emozione o più emozioni diverse e contrastanti, ma in modo forte e appassionato, la vita potrebbe essere una soltanto. D’altro canto se vivi senza capire niente o, meglio, senza provare niente, senza goderti niente, senza soffrire di niente.. ecco in realtà non vivi davvero e quindi continui a nascere e morire incessantemente, senza provare nulla!
F Ma quindi non esiste un posto dove poi ci si ritrova insieme ai propri defunti?
M I propri defunti di quale vita?
F Oddio, mi stai mettendo un po’ di ansia: vorresti dire che io ho avuto altre vite?
M No, non l’ho detto!
F Ma me lo hai appena fatto capire..
M Sto solo parlando in generale.. capirò se ti ho già incontrata, soltanto nel momento in cui ti toccherò per portarti via! Fino ad allora non potrò saperlo! Davvero: te lo giuro! Quando tornate al mondo, avete ogni volta un aspetto diverso..
F Ok..
M Stai serena, davvero! Comunque, se vuoi, il giorno in cui deciderò di toccarti, poco prima di lasciarti andare, ti dirò se ti avevo già vista prima oppure no! Ok?
F Ok.. anche se allora non avrà più molta importanza..
M Probabilmente no.. Guarda io non so se sia davvero così, ma sono portata a credere che questo sia soltanto un posto di passaggio per tutti voi, un posto in cui ogni essere umano debba imparare qualcosa. Ad alcuni per imparare basta una vita, ad altri ne servono molte di più.
F Scusami, sono un po’ confusa: ma cosa può imparare ad esempio un bambino che decidi di far morire appena nato?
M Purtroppo lui non impara nulla e nel giro di qualche minuto starà già nascendo, per la sua vita successiva, altrove, da un’altra parte del mondo, su questo non ho dubbi e posso metterci la mano sul fuoco! Ma magari impara qualcosa la donna che l’ha partorito, o l’infermiera che ne ha dichiarato il decesso.
F Oddio mi sento svenire..
M Forse sarebbe opportuno fermarsi un momento: ok?
F Sì, credo sia meglio.. vado a prendere un po’ d’acqua..
FINE PRIMA PARTE