L’ epilogo 2017
Mi sono arrabbiata 14 volte,
pianto 85,
riso troppe volte per poterle contare..
Mi sono sentita inutile 117 volte, importante 118, indifferente per il resto del tempo.
Ho pensato di essere innamorata per 3 volte, una di queste era vera.
Ho comprato due borse, un pellicciotto color arancio di poliestere al 100%, l’Irobot, il kindle, un paio di guanti da moto.
Sono salita sull’aereo 8 volte, 4 per andare e 4 per tornare indietro,
su 10 treni, che mi hanno portata al sole;
in barca 6 volte, su un vulcano una volta soltanto;
ho prenotato con booking 13 stanze,
ho odiato una volta, che poi era la prima della mia vita, e poi mi sono sentita molto stanca.
Ho trovato 9 compagne di squadra, ne ho perse 6 che mi mancano…
Ho litigato 77 volte, di cui 47 contro me stessa, e ho desiderato di lasciare tutto e scappare via in ognuna di queste 47, ma poi ho capito che mi sarei ritrovata dappertutto, e alla fine sono rimasta qui.
Due mie carissime amiche sono rimaste incinta; una di loro ha già partorito, e grazie a lei ho assistito alla gioia del test positivo e ad una nascita, che mi ha dato un po’ di forza per sopportare le 3 morti che ho dovuto affrontare quest’anno.
Una mia amica è diventata direttore di banca,
una si è innamorata e praticamente non l’ho vista più…
Non ho imparato a suonare il pianoforte come volevo,
non ho imparato a parlare inglese come pensavo,
ho fatto arrabbiare degli estranei 81 volte,
e 19 volte le persone di cui mi importa.
Ho fatto due viaggi in Sicilia,
sono stata all’estero soltanto 4 giorni in questi ultimi 365: assurdo!
Ho conosciuto un tizio con gli occhi blu, che sembra voglia farmi credere di essere una speciale…
Ho cambiato il telefono, ma ho rimpianto il mio Nokia 184 volte,
sono caduta con la vespa 2 volte,
ho dormito fuori casa per 143 notti, 22 mattine mi sono svegliata senza ricordare dove fossi;
sono rimasta delusa 125 volte, sorpresa 12 (di cui una ho pianto di gioia, davanti a degli Abbracci in un bar di Calvenzano).
Mi sono sentita fuori posto 39 volte, al posto giusto tra due mani giganti, in un posto a caso per tutto il resto del tempo,
ho baciato 7596 volte, sono stata baciata 8037 volte,
mi hanno invitato a cena 59 volte (più di 40 dal tizio con gli occhi blu),
mi hanno offerto da bere 48 volte.
3 persone, che consideravo importanti, si sono dimenticate di me, poi mi hanno insegnato e abituato a vivere anche senza di loro; mi hanno ricordato che la maggior parte delle persone che incontro in questa vita è destinata a farne parte soltanto per un po’, ma che, fortunatamente, alcune resteranno per sempre: accanto è un posto per pochi!
Mi sono chiesta chi piangerebbe per la mia morte 4 volte, e tutte e 4 mi sono risposta: mia madre!
Ho vomitato 2 volte, avuto la febbre per 5 giorni, il colpo della strega mi ha bloccato per altri 3, le mani non mi hanno fatto male quasi mai…
Sono stata capace di scegliere di essere felice quasi sempre, ma ho avuto 7 giorni di crisi isteriche, e 2 giorni al mese di depressione assoluta (viva le donne, viva gli ormoni).
Per quattro sere ho dimenticato un farmaco, almeno queste sono quelle che ho notato; ho avuto la nausea per 27 giorni, giocato 16 partite, di cui una con un braccio solo; ho mentito 32 volte, scherzato 183, ho usato il mio fine e ironico umorismo 488 volte.
Ho pensato di aver visto tutto, e non avere più voglia di niente, per 24 giorni e di aver ancora troppo da vedere, e avere voglia di tutto, per gli altri 357.
Ho raggiunto 11 buoni propositi fissati lo scorso anno, proprio a questa stessa ora; ho mandato accidenti al 2017 molte volte, almeno 30 soltanto negli ultimi 10 giorni;
ho custodito 4 segreti,
tagliato le giacche 52 volte, sputato una cicca per terra 2, fatto il bagno nel mare 14 volte, nella vasca idromassaggio 20, pensato al passato circa 300 volte, pensato al futuro per altre 300, pensato al presente per tutto il resto del tempo.
Ho dimenticato 21 compleanni, non è colpa del Nokia ovviamente, ci tengo a precisarlo.
Ho capito che quando sono arrabbiata sono più veloce; che quando ho fretta sbaglio; che se sono triste sono più gentile, che con certe persone essere gentile è impossibile…
Ho realizzato che io sono una donna comune, ma unica, esattamente come tutte le altre; che sono molto simpatica e che continuo ad essere puntuale, nonostante quasi tutti siano in ritardo di circa 15 minuti!
Questa è la mia canzone numero 1 per il 2017, grazie alla quale ho capito di avere più paura di non avere più niente da dire, che di non provare più niente… condividerla oggi tocca a me:
Ho urlato 9 volte, perso la pazienza in 35 momenti, di cui 15 nelle ultime due settimane; ho pensato che la gente sia matta continuamente, ho pensato che non abbia più rispetto, educazione, senso civico e del dovere, sempre continuamente; ho temuto che, se possedere armi fosse consentito liberamente anche nel nostro paese, ci sarebbero futili stragi costantemente, sempre continuamente.
Ho pensato di riscrivere il finale di Lost 3 volte, ma ancora non l’ho fatto,
e ho deciso di smettere di pensare a quello che fanno gli altri e pensare soltanto a quello che faccio io.
La mia parola di quest’anno è: incoerenza! Siamo davvero tutti troppo strani! E niente ha più senso!
Mi sono soffiata il naso circa 14600 volte, ho pubblicato 21 articoli su Rimmel Ribelle, ho letto 23 libri, e ne ho cominciati 14 di cui 5 su kindle nell’ultima settimana, ho vinto un concorso di racconti!
Ho iniziato ad usare i diminutivi,
a fare benzina da sola (11 volte per l’esattezza),
ad usare aglio e cipolla, a mangiare le alici e le acciughe.
Ho consumato 56 pacchetti di Abbracci, mangiato 3600 gr di rustiche, usato 41 scatole di kleenex, perso 4 cose (che sono convinta di ritrovare), rotto 3 calamite (una irrimediabilmente); incartato 18 regali per lo più in modo agghiacciante; espresso il mio esimio parere 197 volte, pensando di avere ragione tutte le 197.
Ho iniziato a rispettare le sorprese, comprendere la curiosità, a credere in qualcosa di più profondo, ad avere una paura diversa che cresce e si trasforma con il passare dell’età… ho pensato di non farcela quasi ogni giorno, ma poi invece sì…
Ciao 2017 ti ho sopportato abbastanza, spero che il 2018 mi faccia fare un po’ meno fatica!!!
Buon anno a tutti da Rimmel Ribelle!