Quanta luce in questo libro

Come D’aria / Ada D’Adamo / Edizione Elliot / pagine 125

Nasce una bambina e ogni cosa si ammanta di felicità.

Fino a che i medici emettono una diagnosi di olopronsecefalia, una malformazione cerebrale che causa disabilità gravissime.

E tutto precipita.

Si tratta di una malattia che si sarebbe potuta diagnosticare prima della nascita, concedendo alla madre il diritto di scegliere o, in ogni caso, di essere meglio preparata ad affrontarla.

E invece no.

Il destino vuole che la piccola Daria nasca e che lei, disarmata, si prenda cura del suo piccolo corpo prigioniero.

Al centro di questo libro, “Come D’Aria” di Ada D’Adamo, oltre al ritmo assurdo di un quotidiano stravolto dalla malattia, c’è il corpo. Quello malato di Daria, una bimba che piange disperata, intrappolata in un corpo che non le appartiene e non le consente di vivere e quello di Ada, l’autrice, che del proprio si è sempre presa cura e che la tradisce ammalandosi di cancro.

Ada D’Adamo muore il primo aprile a soli 55 anni, due giorni dopo la presentazione del suo romanzo nella dozzina dei candidati al Premio Strega.

Ho terminato la lettura di questo libro struggente qualche mese fa e non ho mai voluto pensare nemmeno per un attimo che la malattia di Ada potesse portare alla sua morte. Intendiamoci, ne percepivo la gravità, ma mi raccontavo che la vita non può essere così follemente ingiusta e che nessuno avrebbe mai potuto spezzare l’armonia con la quale Ada e Daria costituivano un corpo unico.

Te ne parlo solo ora perché ogni sentimento doveva sedimentare e la scomparsa della scrittrice ha innescato in me la voglia di fartela conoscere e di dirti che durante la lettura, mi arrivava dentro l’eco di una forza miracolosa, un’energia incredibile anche e soprattutto quando Ada descriveva i momenti più duri.

E’ un libro coraggioso e misericordioso, dal quale si esce cambiati perché ti fruga dentro il cuore facendo emergere tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo, perché Ada è una mamma arrabbiata e follemente innamorata e Daria è una creatura meravigliosa e magica.

Era una ballerina Ada e ora non c’è più.

Posso dirti solo questo, leggilo, perché è vero, il tema ricorrente è la sofferenza, ma così ricoperta da strati e strati di luce e amore per la vita, che non potrai che uscirne migliore.

“Non vede vero?”

“No”

“Ma parla?”

“No”

“Cammina?”

“No”

“Ma allora è magica!”

 

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