Io non me l’aspettavo così questo libro! Dopo aver visto mille volte in televisione la manciata di secondi che lo pubblicizzavano, mi ero immaginata che fosse un romanzo rosa, forse tratta in inganno da questo titolo che mi faceva pensare a “La ragazza del treno”, come ad una donna affascinante e riservata, che, nascondendo il viso dietro alle pagine di un libro, faceva la sua tratta indisturbata, chissà con che diritto poi.
Rachel invece è tutt’altro che affascinante e tutt’altro che riservata! Dal sedile, accanto al finestrino, osserva il mondo e invidia la vita degli altri perché in realtà non ne ha una propria! Una donna senza amici, senza lavoro, con un divorzio alle spalle e un utero ostile che affoga i propri dispiaceri in lattine di gin tonic, sotto gli sguardi disgustati degli altri passeggeri.
La ragazza del treno / Paula Hawkins / Piemme / 306 pagine
E questo viaggio, sempre uguale, che la porta ogni mattina dalla periferia al centro di Londra, le mostra puntualmente una coppia che Rachel si abitua a spiare. Immagina per loro una vita perfetta, nella casa perfetta, nel quartiere perfetto, facendola affezionare ai due, che diventano l’appuntamento più interessante di ogni giornata triste e monotona. Fino a quando Rachel su quella veranda, dove i due solitamente consumano la colazione, vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.
E a questo punto il romanzo si trasforma rapidamente in un thriller, che coinvolge, stravolge e confonde ripetutamente, creando e alimentando una tensione che diventa totale dipendenza, fino all’ultima pagina! Niente è ciò che sembra!
