Non avere paura,
del tuo poco, di un lavoro duro, dei soldi che non bastano mai.
Non avere paura,
di non essere un bravo padre, un bravo marito, di non arrivare a fine mese.
Non avere paura,
che sia troppo presto per diventare nonno, che la vita sia sempre in bilico, che tu sia sempre in debito, che possa accadere qualcosa di tremendo a chi ami da un momento all’altro.
Non avere paura,
di vivere, di farti vedere come sei, di aprire la tua casa, di mostrare il semplice che possiedi.
Non avere paura,
del tuo passato, della minuscola stanza da dividere in otto, delle scarpe usate a turno con i tuoi fratelli.
Non avere paura,
di non essere abbastanza per la tua famiglia, della malattia, del dolore, di non essere amato.
Non avere paura,
del nuovo, di tutto ciò che ti circonda e non conosci, di uscire dal tuo minuscolo mondo.
Non avere paura,
delle urla della donna che amavi, della rabbia che esce dalle sue labbra, del tuo essere impotente di fronte al suo assurdo e ingiusto dolore.
Non avere paura,
degli errori commessi e che vorresti rimediare tornando indietro, di perdonarti, di perdonare.
Non avere paura,
di restare solo, di non capire, di non riconoscerti, di non saperti più prendere cura di te.
Non avere paura,
che chi ti ama possa considerarti un peso.
Non dirmi grazie, per tutto, ogni volta.
Non dirmi che sei stanco e vuoi andartene.
Non avere fretta di lasciarmi e quando accadrà, ti prego,
non avere paura.