Marocco – Ricette dal mondo

Harira

Ricordo che all’ingresso nella Medina di Marrakech ho avuto la netta sensazione di mettere piede sul set di un film. E, lo confesso, mi ci è voluto un pochino di impegno per abituarmi alle strade sconnesse, ai clacson dei motorini che sfrecciavano in ogni direzione e agli odori. Ma subito dopo è stato amore.

Oggi voglio parlarti di una zuppa tradizionale della cucina marocchina tipica del periodo del Ramadan, ma anche destinata alle grandi celebrazioni. E non solo, perché io sono certa di averla assaggiata seduta su una panca di legno nella magnifica piazza Jemaa el-Fnaa, circondata da danzatori, cantastorie, maghi e musicanti.

Nella ricetta originarle l’Harira contiene carne d’agnello o di pollo, ma puoi trovare anche varianti senza carne, come quella che ora ti propongo.

Ingredienti:

-500 g di polpa di pomodoro;

-200 g di ceci lessati;

-100 g di lenticchie rosse lessate;

-Una cipolla;

-100 g di riso;

-Sedano (due coste più o meno);

-1 cucchiaio di concentrato di pomodoro;

-Prezzemolo fresco;

-1 bustina di zafferano;

-½ cucchiaino di zenzero;

-½ cucchiaino di cumino;

-¼ di cucchiaino di cannella;

-2 cucchiai di coriandolo fresco;

-4 fette di limone (se vuoi per decorare);

-Olio Evo;

-1 cucchiaio di farina;

-Sale e pepe.

Procedimento

Usa possibilmente una pentola di coccio (se ce l’hai) e fai rosolare la cipolla nell’olio. Poi aggiungi il sedano tritato, la polpa e il concentrato di pomodoro diluito in poca acqua, le spezie, metà del coriandolo, il prezzemolo, sale pepe e 2 litri di acqua.

Cuoci con il coperchio e a fiamma bassa per 30 minuti circa, poi inserisci i ceci e le lenticchie e continua la cottura per altri 10 minuti. Regola di sale, unisci il riso e continua a cuocere. Quando il riso avrà la giusta consistenza stempera infine la farina in un bicchiere scarso d’acqua e aggiungila alla zuppa per renderla più densa, mescolando per evitare grumi. Puoi servire in ciotole colorate, decorando con il coriandolo rimasto e con fette di limone.

“C’è una fontana dentro di te. Non andare in giro con un secchio vuoto.”

Rumi

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