Venerdì 26 aprile 2024
Ciao Fra,
non pensare che anche se sono trascorsi mille anni da quando i miei figli sono stati piccoli io non comprenda appieno il tuo stato d’animo.
Eccome se lo capisco, ora ancora di più perché lo rivivo e lo rileggo negli occhi di Giulia e Matteo.
Posso però dirti che ai momenti di stanchezza io ho sempre risposto con i sogni.
Diciamo che sono nata sognando e poi non ho smesso più e ti confesso che in certe situazioni il mio modo di essere mi è stato di grande aiuto.
Qualche giorno fa alla radio è passata una canzone del film Flashdance, che ho visto almeno tre volte all’epoca in cui uscì e non so dirti quante volte negli anni successivi.
“Maniac” ha immediatamente risvegliato in me uno di quei sogni al quale non pensavo da un po’ nonostante mi abbia fatto compagnia per tutta la mia infanzia e buona parte della mia adolescenza.
Durante quei tre minuti di canzone ho percorso a ritroso 50 anni di vita.
Non so se te ne ho mai parlato, ma io avrei tanto voluto studiare danza e diventare una ballerina.
Non era possibile, i soldi in famiglia non bastavano nemmeno per le necessità pratiche di ogni giorno, figuriamoci per il superfluo e quindi addio all’idea di poter frequentare un qualsiasi corso di danza.
A questo problema si aggiungeva il luogo in cui vivevo e in cui di danza non si parlava proprio e, se proprio vogliamo dirla tutta, anche il fatto che nessuno a casa mia avesse la patente.
Oltre a tutto ciò, penso che nella lotta per la vita quotidiana, questo mio desiderio sia sempre stato considerato un capriccio, tanto era concretamente irrealizzabile.
Però io ballavo.
Guardavo la tv e ballavo.
Ascoltavo la radio e ballavo.
Ballavo da sola, davanti allo specchio della mia camera, muovendomi in maniera anche piuttosto convinta mentre immaginavo un futuro di palcoscenici e applausi.
Mi faccio così tanta tenerezza ripensandomi in quei momenti sai?
Indossavo il mio body nero e gli immancabili scaldamuscoli e mi sentivo come Alex nel momento dell’audizione finale del film, con il cuore pieno di brividi di emozione.
In quei brevissimi momenti io non ero più io. Ero Lei.
Ho continuato a sognarlo per tanto tempo, anche mentre mi accorgevo che stavo diventando grande, con il body sempre più stretto ad assecondare le mie curve.
D’altronde anche Alex era così, perché avrei dovuto rassegnarmi e basta?
Ma anche i sogni hanno i loro limiti ed è arrivato il momento in cui mi sono dovuta arrendere all’evidenza.
Non ci sarebbero mai stati per me né palcoscenici né audizioni.
Accanto a questa presa d’atto però ho sempre conservato la certezza che nessuno in fondo mi avrebbe mai potuto rubare il mio sogno e che avrei potuto continuare per sempre a ballare, anche da sola.
Questo Franci è solo uno dei tanti sogni che hanno riempito e riempiono tuttora la mia testa.
Mi capita spesso di dover ammettere con le persone che mi sono vicine che la mia mente insiste nel voler contenere molto di più di quello che io riuscirò mai a fare.
Ma non è forse questo il bello?
Mi torna in mente una frase che ho letto tanto tempo fa, non ricordo le parole esatte ma il senso era che i vecchi sogni restano sempre bei sogni e non importa se non si sono realizzati.
Ciò che conta è averli sognati.
Posso assicurarti che farò di tutto affinché anche Marco, Matilde e Ludovica crescano pieni di sogni, così come ho tentato di fare anche con i mei figli.
Mi accorgo spesso di dedicare a tutti loro fra me e me i versi di una bellissima canzone di Roberto Vecchioni, che mi commuove sempre.
Voglio che sognino, che non cambino un verso della loro canzone, che non lascino nessun treno fermo alla stazione e che non si fermino mai.
E chissà, magari avrò tempo anche per accorgermi di essere riuscita ad aiutarli a realizzarne qualcuno.
Ciao Fra, ti abbraccio e ti aspetto.
PS E comunque quando sono diventata grande ho incontrato la Zumba e alcune Zin meravigliose e quindi, in un certo senso, sono riuscita comunque a ballare.
La mia ora di Zumba è stata per anni la mia oasi di spensieratezza.
Ti assicuro che sono lezioni che costano meno di una seduta da uno psicologo, ma funzionano anche di più.
Entravo in palestra con le orecchie basse e le spalle tese e ne uscivo leggera e prima o poi, non appena ci saranno nuovamente le condizioni giuste, ricomincerò.
PPS Sogna Ragazza Sogna!! Sogna sempre.