Sabato 26 agosto 2023
Ciao Rita, buongiorno! Oggi mi son svegliata rendendomi conto di essermi innamorata! Di un amore stupido ma vero, di quelli che ti fanno perdere il sonno, il controllo, il cervello, di quegli amori che riempiono lo spazio, il tempo, che rubano il fiato, e caricano le energie, che assorbono il senso di ogni cosa e portano via la testa, le ossa, la pelle e tutto il resto: un’altra volta mi era capitata una roba così, con un musicista dalle mani leggere che mi aveva scaraventato in faccia un mondo che non riuscivo più a staccarmi di dosso: un amore stupido ma vero.
Questa volta mi sono innamorata così, perdutamente, della musica. Non pensavo potesse succedermi una cosa di questo genere con questa vita già bella piena e farcita, con le due bambine che portano già via tutto; ed io, che non ho quasi più tempo per lavarmi i capelli o sistemare la casa, per lei il tempo lo trovo sempre, è diventata la mia amante e per gli amanti si sa il tempo ce l’hanno tutti!
Ho iniziato a cantare a gennaio, con il gruppo che ha suonato alla festa per il mio secondo libro a Carraie, volevo provare, vedere come potesse andare: avevo sempre pensato di poterlo fare (come tante altre persone del resto). E sono partita con queste prove: canzoni mai sentite che poi mi venivano fuori bene, altre mie da sempre che già dalla prima prova sono uscite quasi perfette e la carica è aumentata a livello esponenziale, e la voglia è cresciuta piano piano fino ad invadere tutto lo spazio presente. Non è facile, non lo è come invece potrebbe sembrarlo, cantare su una base al karaoke è tutta un’altra cosa, gli strumenti sono vivi, tirano e non si fanno male, la voce ci si deve appoggiare, deve trovare la nota, deve tenerla è impegnativo e bellissimo! Canto in inglese, io che l’inglese non lo parlo, ora lo canto! E via con un complimento, una convocazione, domani ci sei? Facciamo le nostre due ore? E la mia vita ha iniziato ad essere ancora più bella, ora canto e, come diceva mia nonna, sono di nuovo e davvero felice! Creo playlist, ascolto pezzi vecchissimi, poi nuovi, poi li provo, li assaggio, li assaporo, ci metto la voce, la pancia, tutto il corpo, sto ferma, le parole arrivano da infondo, tra le viscere, poi ascolto e riprovo, poi ancora… alcuni pezzi mi entrano in testa in un momento, altri mi entrano nel cuore e li ascolto a ripetizione come se dovessero diventare miei e poi, non so bene come, lo diventano davvero. Ogni tanto dico basta, provo a spegnere, ma dopo qualche minuto mi ritrovo nuovamente lì con lei: persa, ipnotizzata, affamata, carica di una carica che una mamma di due bimbe piccole ha difficoltà a trovare. La mia carica è lì: basta premere un tasto, basta chiedere ad Alexa e tutto riparte e tutto si ferma!
Mi piaceva l’idea di rispondere alla domanda: “Come va la vita con due bambine?” con uno spiazzante “Benissimo: sono diventata una cantante rock” e guardare le facce strabiliate, ma non credevo che la cosa riuscisse a prendermi così tanto, ma è andata così e ne sono incredibilmente fiera. In questo mese al mare la sala prove mi è mancata tantissimo, non vedo l’ora di ricominciare a settembre; insieme al rientro al lavoro voglio anche iscrivermi a scuola di canto per dare più serietà alle mie performance, visto che con qualche dritta credo di poter dare un po’ di più! Ho una gran voglia di vita, di divertimento e di tempo per me, soprattutto in questo momento che per me pensavo di non poterne avere!
PS Certo che devi continuare a parlare del tuo viaggio, prepara anche qualcosa per le ricette dal mondo e perché no anche un pezzo per i consigli di viaggio.
PPS Fisicamente rientro in ufficio l’11 settembre: fissiamo un pranzo?!
PPPS Non ti preoccupare anche il blog e la scrittura, anche se generano a volte un po’ di sofferenza, sono i miei amanti, di un amore stupido ma vero, non li lascio: non vi lascio!