Ha veramente una straordinaria capacità di coinvolgimento Paolo Giordano; con il suo modo meraviglioso di scrivere riesce infatti a far vedere chiaramente, ai propri lettori, le immagini di tutto quello che descrive; come in un film, ogni scena appare nitida nella mente seguendo il corso delle parole, che scorrono perfettamente come acqua in un fiume.
Come nella “Solitudine dei numeri primi” (romanzo del 2008), anche in questo libro ho provato un vero e proprio entusiasmo nell’affrontare ogni pagina. “Il corpo umano”, ambientato in Afghanistan, è riuscito a rapirmi e incuriosirmi fin da subito. Ricco di dettagli, di descrizioni, di dialoghi (spesso divertenti), è stato capace di farmi sentire veramente all’interno del testo, partecipe delle azioni stesse, tanto è mirata e ben pesata ogni parola scritta.
I protagonisti di questo libro sono i giovani ragazzi che compongono il plotone comandato dal maresciallo René. Fra loro sono incredibilmente differenti, ognuno con la sua particolare storia e una famiglia diversa alle spalle, ma divengono improvvisamente tutti uguali quando sono sotto la loro uniforme e con in braccio un fucile. Si chiamano per cognome, come se volessero mettere tra loro un po’ di distacco, ma sono incredibilmente uniti e si vogliono bene, anche quando non sembra. Costruiscono, all’interno della base in cui si trovano a vivere, una quotidianità il più possibile somigliante alla vita vera, ritagliando un po’ di spazio per lo scherzo, per il gioco e per i contatti con coloro che hanno lasciato a casa… cercando in questo modo di resistere alla noia e, soprattutto, alla paura di un attacco, che sembra sempre più spesso una possibilità irreale.
Mi sono affezionata ad ognuno di questi ragazzi, grazie allo spettacolo indescrivibile del susseguirsi degli eventi e dei racconti sul loro passato e sulla vita vissuta fuori dal campo. Ognuno di loro, nel silenzio vero di ogni notte, si troverà in queste pagine, sulla propria branda e ascolterà l’attività incessante del proprio corpo umano, per poi trasformarsi in un nuovo e adulto individuo, nel momento in cui si troverà di fronte al nemico.
Sensazionale!