Mi presento, il mio nome è Scettica (e rompi balle)! A me di andare a Disneyland Paris sembrava solo uno spreco di soldi e di tempo, quindi nel momento in cui, per il mio 26esimo compleanno, il mio ragazzo mi ha regalato i biglietti… diciamo che avrei potuto reagire meglio!
Ad ogni modo siamo partiti da Linate alla volta di Charles de Gaulle, l’aeroporto probabilmente più comodo per raggiungere il parco, ed appena atterrati abbiamo scelto di prendere il MAGICAL SHUTTLE per raggiungere il nostro hotel (tornassi indietro opterei per prendere il treno che collega l’aeroporto con la città di Chessy: puntuale, veloce e diretto). Il nostro alloggio era il Relais hotel che si trova nel centro della città di Chessy e, cosa molto importante, a due passi dal supermercato e dal centro commerciale. La città di Chessy e Disneyland Paris sono molto care, armati quindi di panini ben imbottiti e borracce perché all’interno ogni cosa è salata!!
Disneyland Paris è suddiviso in 3 zone, la prima si chiama Disney Village è gratuita ed è il centro delle attività di shopping e dei ristoranti, le altre due zone sono le più importanti ovvero i parchi di Disneyland e Walt Disney Studios.
Confesso che già al Disney Village si può respirare un’aria di Magia così intesa che Topolino mi ha salutata ed io ho pianto: neanche avessi 3 anni! Ma, stabilità emotiva della sottoscritta a parte, il vero divertimento si trova all’interno dei due grandi parchi che sanno sin dall’ingresso farti sognare e rivivere le tue fiabe preferite.
Le attrazioni sono fantastiche, uniche e studiate in ogni minimo particolare, ce ne sono più di 60: da quelle che richiedono più coraggio come Star Wars Hyperspace Mountain, a quelle più tranquille come Pirati dei Caraibi.
Immagina di entrare in una grotta e di scendere sino ad arrivare ad un porto, salpare a bordo di una piccola imbarcazione e di venir catapultati all’interno di un porticciolo appena preso dai pirati, ma non un pirata qualunque: il famigerato Jack Sparroo! Ti sembrerà di entrare nel film te lo assicuro!
Tornando alla realtà ti consiglio di scaricare l’app ufficiale di Disneyland Paris in questo modo potrai sempre sapere dove ti trovi all’interno del parco, quali siano le toilette più vicine, ma soprattutto sarai aggiornato in tempo reale in merito alle CODE! Ebbene sì, per le attrazioni più famose, quali Pirati dei Caraibi, Ratatouille, Big Thunder Mountain e Star Wars Hyperspace Mountain vi sono code lunghissime stimate in 60/120 minuti di attesa, ma non temere con due piccoli accorgimenti il tempo in coda si ridurrà a soli 5/10 minuti.
Il primo trucco è il Fast Pass! Accanto ad ogni ingresso vi sono delle colonnine magiche che ti segnaleranno il primo orario utile per entrare senza fila, non dovrai far altro che stampare il biglietto e ricordarti di tornare all’orario prestabilito all’attrazione scelta! Facile no?! Soprattutto GRATUITO!
Anche il secondo accorgimento riguarda le (interminabili) code, infatti, ad ogni ingresso troverai due file, una delle quali con la scritta SINGLE RIDER, percorrerla significherà accedere prima all’attrazione, ma con una pecca, ovvero quella di non poter salire unitamente ai vostri compagni di avventura. Essenziale, secondo me, prendere questa decisione se si decide di sfruttare al massimo il tempo all’interno dei parchi.
A proposito di tempo, è molto importante non perderne la cognizione, perché vi sono due eventi da non perdere. Il primo è la parata, ti consiglio di controllare l’orario sull’App in quanto può variare a causa delle condizioni del meteo e trova un bel posticino almeno 20 minuti prima dell’inizio. Il secondo evento, ma non per importanza, è lo spettacolo serale che avviene nei pressi del castello della Bella Addormentata. Al contrario di quanto pensassi, non si tratta solo di fuochi d’artificio e luci, ma di un vero e proprio spettacolo che ti lascerà senza fiato!
Ed ora non posso che dire che non vedo l’ora di tornarci!!!
Ultimo SCONSIGLIO: la visita di Disneyland Paris ai bambini sotto i 12 anni è, a parer mio, sprecata, in quanto le attrazioni migliori sono dedicate ai “grandi” ed ai piccoli rimane ben poco con cui giocare.
