Cosa ne pensi di ricominciare a viaggiare sul serio? Io l’ho fatto, dedicando qualche giorno (5 per la precisione) ad una meta insolita, a cui fino ad ora non
avevo mai pensato. E sì, sono partita in auto alla volta della Svizzera: “Hai detto Svizzera? Ma ci sono solo orologi a cucù e cioccolato”. Sbagliatissimo! E’ stata una sorpresa entusiasmante. Giusto per chiarire, il paese offre mille itinerari e alternative. Ma io avevo poco tempo e ho dovuto scegliere.
Di sicuro devi avere voglia di guidare, perché i chilometri da percorrere non sono pochi. La prima destinazione è stata Lugano. La città, incantevole, è un labirinto di vicoli acciottolati con un lungo lago splendido. Passeggia senza meta, stenditi sul prato, mettiti in ascolto degli artisti di strada sotto l’ombra dei salici piangenti e affacciati al cancello che si apre come se fosse una finestra sullo specchio
d’acqua. Solo questo scorcio, ti assicuro, vale da sé la visita.
E poi Lucerna, di cui mi sono innamorata. Un lago cobalto, intorno cime strepitose ed una città vecchia medioevale decisamente romantica. E poi vita, piazze soleggiate e ponti coperti. La leggenda narra che fu un angelo a indicare con un raggio di luce il luogo in cui sarebbe dovuta sorgere. E in effetti qualcosina di celestiale in questa città si respira. Ho dormito nella camera mansardata di un B & B che si chiama proprio
The Bed- Breakfast a soli venti minuti a piedi dal centro. Comodissimo oltre che delizioso. Puoi dimenticare la macchina e muoverti passeggiando. La colazione è strepitosa e ti senti a “casa”. Non so se condividi, ma questi sono in assoluto i luoghi che mi piacciono di più.
Lungo la strada per arrivare a Berna puoi fare una piccola sosta a Weggis, minuscola e deliziosa località. Vista dall’alto Berna sembra uscita da un libro di favole. E’ costruita sull’ansa di un fiume che poi sfocia nel Reno, nella sua parte vecchia è assolutamente fiabesca. Non puoi perderti lo spettacolo della Torre dell’Orologio e non potrai evitare di affacciarti ai ponti. Il fiume scorre con potenza e mi sto ancora chiedendo dove siano finiti i due ragazzi che lo percorrevano a nuovo, sospinti dalla corrente, con una
leggerezza da fare invidia e sorrisi sulle labbra. Ho impiegato giorni a smettere di preoccuparmi per loro, che immagino avranno saputo cosa stessero facendo.
L’ultima tappa del mio viaggio è stata Montreux, un piccolo angolo di Francia sulle sponde del Lago diGinevra, con ristorantini deliziosi e minuscole pasticcerie che offrono colazioni stupende. E’ un continuo sali e scendi, dovrai avere scarpe comode. Se anche tu risiederai come ho fatto io nella parte alta (la più carina), nonostante la stanchezza, vorrai correre ogni sera fino al lago per ammirare un tramonto irresistibile.
Ho dormito nel piccolo e curatissimo Hotel Tralala, ispirato allo straordinario patrimonio musicale di questa cittadina dove si svolge da tanti anni un famoso festival del jazz. Puoi scegliere la tua camera a seconda del tuo budget. S “piccola e sexy”, L o XL e ognuna rende omaggio ad un artista diverso. La mia era una S dedicata a Phil Collins. Sexy non direi, piccola di sicuro, ma assolutamente perfetta.
Partendo dal lungo lago, con una stupenda passeggiata fra i fiori, puoi raggiungere il castello più famoso e romantico del Lago di Ginevra, lo Chateau de Chillon, una costruzione magnifica, imponente ed affacciata sull’acqua.
Per concludere ti racconterò che la mia vacanza è terminata con un’esperienza davvero entusiasmante, il Peak Walk by Tissot. Giunta a Les Diablerets, attraversando paesaggi montani talmente belli che ti chiederai quanto manchi per veder spuntare Heidi e Peter (che d’altronde sono nati proprio in Svizzera), potrai salire sulla Funivia che parte dalla stazione sciistica Glacier 3000. Una funivia ancora e camminerai su
un ponte sospeso sul vuoto. Intorno solo silenzio, spazi immensi e le vette più alte delle Alpi.
Se penso alla cucina svizzera potrei parlarti di raclette e fonduta, ma ammetto che li trovo piatti piuttosto pesanti. Ad ogni modo puoi scovare ristoranti di ogni genere, anche etnici (e ti confesso io ho scelto questi).
Buon viaggio.