Venerdì 18 dicembre 2020
Ciao Fra, ma quanto sei carina con la frangetta? Sembri davvero ancora una bimba. Tendo a dimenticarlo quanti anni ci separano, come sai dentro la mia testa io ne ho ancora venti. Ma la differenza di età fra noi due mi è brutalmente saltata all’occhio quando ho letto che compirai i tuoi primi 40 anni nel 2021. Bene bene, vedrai che ci inventeremo qualcosa di bello, non possono passare inosservati e poi ormai a cercare il bello sotto le cose siamo diventate delle professioniste, quasi speleologhe azzarderei. Pensa che fra le mie amiche storiche di Predappio i festeggiamenti del quarantesimo anno di vita sono una tradizione sacra. Ci si riunisce quasi a livello massonico. La festeggiata sa perfettamente che la festa ci sarà ma non deve conoscerne alcun particolare.
Ebbene, quando è arrivato il mio turno ho sentito il desiderio di uscire dal coro e, onde evitare sorprese strane, le ho prese tutte in contropiede ed ho organizzato ogni dettaglio, partendo con discreto anticipo e battendole sul tempo. Mica grandi cose sai, un rinfresco nel bellissimo giardino di un’amica ed un pensierino per tutte (un ciondolino d’argento e il CD con Old and Wise che rappresenta per me è uno spettacolare inno all’amicizia). Ma la vera gioia è stata portarle alle Terme a Bagno di Romagna. Non c’era nulla di organizzato, eravamo semplicemente un gruppo di cuori uniti dentro l’acqua bollente. Eppure, grazie ad una perfetta congiunzione astrale, ne è nata una serata magica che di tanto in tanto ancora ricordiamo.
Nella piscina c’eravamo solo noi oltre ad un gruppo di baldi giovani massaggiatori e fisioterapisti di una squadra di calcio in ritiro in zona. Magari anche calciatori, non so, non abbiamo indagato. Ricordo però le risate (le nostre e le loro) di fronte ai vari crampi che venivano simulati per chiamare in soccorso i ragazzi. Ne è uscito un momento veramente speciale che ci raccontiamo ancora oggi con nostalgia. E’ che a volte le cose accadono proprio per caso, quando non ti affanni a volerle ad ogni costo. Li chiamerei piccoli attimi di serendipità.
Ecco io se ripenso ai miei 40 anni mi rivedo così, felice e “ragazzina” anche se ero già mamma di un ometto di 18 anni e di una bimba di 8. Immersa nell’acqua e con una cuffia in testa con cui mi vedevo orrenda, mentre non so chi nel buio vaporoso mi lanciava un complimento gratuito e le amiche intorno a farmi sentire speciale. Le parole del complimento le ricordo ancora pensa. Erano: “Che occhi bellissimi hai” e io, forte della mia mai doma bassa autostima mi ero detta: “Sì, probabilmente da Panda perché il mascara sarà colato tutto”.
Volevo anche dirti che sempre per tale ricorrenza ho fatto il primo tatuaggio della vita, la R nel dito medio della mano destra, alla vista del quale Matteo (18 anni appunto) mi apostrofò con una frase che non ho più dimenticato “Mamma ma sei matta? Guarda che è per sempre…”. Da qui la certezza che la ragazzina di casa ero ancora io. Che meraviglia Fra questi ricordi che riaffiorano con le nostre lettere. Te ne sono così grata, non puoi immaginare quanto e mi raccomando, evita di partire con i tatuaggi perché poi diventa una droga e non ti fermi più.
I miei non sto a contarteli.
Poi, fra qualche giorno sarà Natale, un Natale diverso per tutti ma spero che riusciremo a farci sentire in qualche modo il bene che proviamo. E comunque io il mio folletto di Natale l’ho incontrato davvero una mattina alla fermata del tram sotto forma di un donnino minuscolo in altezza ma tutto tondo e con i capelli rossi e cortissimi. Nonostante avessi in mano il libro e tentassi di leggerlo non mi ha mollata un secondo per tutta l’attesa e così ho saputo talmente tante cose di lei in 10 minuti che mi pare di conoscerla da sempre. Deve essere anche questo uno dei motivi per cui io Bologna la adoro, perché puoi incontrare un folletto quando meno te lo aspetti. A Natale non avrò con me Marchino ma se tutto va bene (e noi vogliamo che sia così) recupererò a fine anno quando starà con me per qualche giorno e a quel punto la mia metamorfosi in nonna chioccia sarà definitiva.
PS Ho già pronto lettino, lenzuola, pannolini ecc.
PPS Ti voglio bene un mondo.
PPPS Continuo a seminare libri nella Freccia, voglio luce Fra, deve splendere tutto, dalla Romagna alla Puglia!!
Ti aspetto sempre