E’ sul mio treno del mattino che decido di scrivere, tra i miei consigli di lettura, del libro “Ancora cinque minuti” di Francesca Francisconi, la mia socia su questo blog. L’ispirazione arriva improvvisa, ho sempre modo di riflettere in questo viaggio accompagnato dal silenzio di sospiri assonnati, è il luogo giusto per pensare a Francesca e a tutte le volte in cui lei ha stravolto i miei pensieri per farmi sentire speciale, e a tutte le volte invece in cui sono stata io a stravolgerli a lei.
Ho riletto questa raccolta di racconti tutta d’un fiato in una domenica di sole, allontanandomene con la promessa che saprò tornare ogni volta che ne sentirò la mancanza, proprio come è scritto sulla copertina.
Le emozioni qui si susseguono: mi sono riscoperta a piangere con il pezzo “Caro Fabio”, ad emozionarmi con il pezzo “Forse è meglio lasciare stare” (leggendo finalmente anche la versione di Caterina), a sorridere con “La vera storia di Oberla” tra le noci di cocco e i rami d’ulivo.
Ed ho ritrovato lo stesso stupore, misto a rabbia e dolore, che mi aveva accompagnata la prima volta, con “Ma è una storia d’amore?”, sentendomi poi subito dopo irrimediabilmente orgogliosa e fiera per come Francesca sia stata capace di affrontare quel tormento e orgogliosa di me, che le sono sempre stata accanto e che ormai mi sento parte della sua vita.
Ho “colto” parti di lei in ogni riga, la sua determinazione, la sua forza e l’ho ascoltata con il cuore, proprio come se fosse lì al mio fianco e mi stesse parlando.
È stato dolce ripensare al momento in cui, in anteprima, mi ha scritto “te lo dico così”, inviandomi la bozza di “Alice nel paese della realtà”. Non ero sicura di aver capito, avevo paura di illudermi, di fraintendere… ed invece il messaggio era chiaro e reale ed ora tra noi è arrivata Lucia!
Vorrei che tutti potessero sorridere come ho fatto io leggendo “Ancora cinque minuti”, il racconto che regala il titolo a questa raccolta, che ha alla base un’idea davvero straordinaria e alternativa, che ha sorpreso persino Francesca (alla presentazione del libro ha detto “incredibile pensare che questo pezzo sia uscito fuori dal mio cervello”). L’ho trovato fin dalle prime parole, con cui Francesca me lo anticipava, una intuizione semplicemente meravigliosa che non faceva che confermare il potenziale inesauribile che ho sempre pensato lei avesse dentro.
E insomma ho chiesto per me “Ancora cinque minuti” che vorrei tante volte avere per finire una storia, mentre sto arrivando in stazione, per restare dentro ad un abbraccio che so che poi mi mancherà, per poter pronunciare quelle parole che premono per uscire, per rimanere in quello stato di grazia che a volte accade e mi fa sentire davvero in pace con il mondo.
Vorrei infine dedicare a Francesca (con la speranza che saremo assieme per sempre) una delle frasi che non smetterò mai di adorare, la dedico a lei che l’ha scritta e a tutti coloro che la leggeranno:
“Vieni Alice, perché io credo che quando saremo insieme, una volta tanto, qualcosa qui per noi avrà finalmente un senso”.
Puoi scegliere per te e da regalare Ancora cinque minuti comprandolo direttamente su Amazon oppure, se sei della zona di Forlì, puoi contattarci inviando una mail a francescafrancisconi@gmail.com per risparmiarti le spese di spedizione! Buona lettura da Rimmel Ribelle!