Che parola sbagliata, amante…
Oggi ti propongo l’ultimo libro di Marco Missiroli, “Fedeltà”.
Affascinata e ammaliata dalla sua scrittura ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, a volte trattenendo il respiro e mangiando parole, per la fretta di capire e andare oltre. Volevo riuscire con tutta me stessa ad entrare nelle profondità di un amore così magistralmente descritto.
Cosa significa esattamente essere fedeli? C’è qualcuno in grado di spiegarlo? Vuol forse dire mantenere una promessa? Evitare di cedere alle tentazioni? Cosa è in grado di provocare più danni ad un matrimonio? Resistere agli sguardi esterni o liberarsi di un impulso per cercare di restituire vigore ad un rapporto?
Carlo e Margherita sono apparentemente felici e vivono una storia intensa di amore, tenerezza, attenzioni, passione e sesso. Eppure ad un tratto “il malinteso”, la voglia di assaggiare un altro corpo, il desiderio di un piccolo spostamento laterale di una mano.
Un incrocio di destini e personaggi veri, nessuno dei quali fa mai da sfondo. Non Andrea con il suo senso di colpa e il distruttivo desiderio di punirsi per essere diverso. Non Sofia, con la sua pura e dolce giovinezza. E neppure due mamme che, ognuna a proprio modo, si ribellano a tutto ciò che di imposto sono state costrette a vivere.
Essere fedeli significa forse, alla fine semplicemente, accettare di restare indefiniti e di non essere perfetti, continuando a credere nell’amore nonostante tutto.
“Se siamo fedeli a noi stessi, quanto siamo infedeli agli altri?”