Manuale sulla felicità

Per essere felici è necessario avere/soddisfare 4 punti fondamentali:

  • la salute per se stessi e i propri cari;
  • un lavoro che permetta una stabilità economica dignitosa;
  • un amore sano e ricambiato;
  • un tetto sotto il quale poter vivere soli o con i propri cari.

Le persone che sostengono questa teoria sono, ovviamente, quelle a cui manca la soddisfazione di almeno uno di questi bisogni, che definirei primari. Mentre, normalmente, le persone che riescono ad ottenere e soddisfare queste 4 necessità, decidono di farcirle ed arricchirle.

E così chi ha la salute non è abbastanza felice perché ora vuole cercare la forma perfetta; poi non sarà felice finché non avrà i capelli lucenti, e poi inizierà a soffrire perché vorrà avere i denti bianchissimi, e poi vorrà la propria realizzazione nello sport e, soprattutto, desidererà mangiare senza ingrassare…

Chi raggiunge la stabilità economica non è del tutto gratificato perché ora cerca di ottenere uno stipendio migliore, oppure inizia a lottare per fare carriera o cambiare lavoro, rimandando la felicità ad obbiettivo raggiunto. E poi, successivamente, la rimanda ancora, perché ora vuole comprare un’auto più grande, e vestirsi con abiti e accessori più opportuni (e ovviamente più costosi), e quindi inizierà a servirgli un altro lavoro che gli permetta di più.

Chi trova l’amore non è poi così felice e prova a movimentarlo, cercando nuovi stimoli, si annoia e vuole provare nuove emozioni; oppure è talmente sereno che comincia a desiderare il matrimonio (senza il quale, è convinto, di non poter esserlo più abbastanza). E poi, per essere davvero soddisfatto, vorrebbe un figlio, e poi sarà felice davvero quando il figlio inizierà a camminare, a parlare e a farsi capire, e poi rimanderà la felicità a quando il figlio sarà indipendente, a quando finalmente si potrà nuovamente dormire, a quando si ritornerà praticamente al punto di partenza.

Infine chi riesce ad ottenere una casa non è contento perché dall’affittarla ora vuole comprarla, poi vuole ristrutturarla, arredarla nuovamente, cambiare il portoncino d’ingresso, comprare ceramiche nuove, aggiungerle un porticato, tinteggiarla… e dopo aver fatto, tutto non sarà soddisfatto finché non ne comprerà una nuova, magari al mare, con la quale ricominciare daccapo con tutta la trafila precedente.

E chiaramente ogni volta che si soddisfa l’ultimo bisogno ne appare uno nuovo, che non permette di essere mai del tutto appagati e quindi mai davvero felici.Il trucco è non associare la felicità alla sola soddisfazione dei bisogni, specialmente quelli che definirei secondari, ma rendersi conto che tutto il necessario per essere felici è già qui, adesso, per te che puoi leggere con i tuoi occhi, e per me che posso scrivere con le mie mani.

Non siamo capaci di accontentarci come i bambini di oggi che hanno mille giocattoli e ne vorrebbero sempre di più! Ricorda che il significato della parola “accontentarsi” è “rendersi contento, rendersi soddisfatto”, accontentarsi non è un termine negativo, come certe volte siamo stati portati a credere! Chi sostiene che “chi si accontenta gode così così” mente, perché chi sa rendersi contento e soddisfatto gode per davvero; mentre chi non sa rendersi contento mai, e cerca la felicità dietro la realizzazione e la soddisfazione di bisogni sempre nuovi, in realtà la sta rinnegando. Non potrà mai avere tutto e percorrerà, obbligatoriamente, la strada della frustrazione!

Consigli pratici per la felicità:

  • non rimandarla;
  • notala, è presente anche quando cerchi nuovi bisogni, anche quando provi a soddisfarli, anche nei fallimenti che ti costringono a riprovarci ancora;
  • apprezza anche la tristezza dei giorni storti, ti sarà più facile apprezzarla quando arriverà: “il dolore serve proprio come serve la felicità”;
  • quando te la senti: piangi;
  • scrivi tutto quello che te la fa trovare e prova a viverlo più spesso;
  • sul calendario o in agenda appuntati le cose che ti hanno reso felice in ogni giorno e quando ne hai bisogno rileggile tutte;
  • sceglila;
  • allontana la cherofobia, che sta mietendo veramente troppe vittime (questo mondo è pieno di brutti momenti, non è colpa di nessuno essere più abituati, e trovarsi maggiormente a proprio agio, dentro quelli);
  • vai a vedere uno spettacolo di Pintus e ridi;
  • ogni tanto goditi la noia;
  • ricorda che chi per te ha tutto tranne la felicità, probabilmente tutto non ce l’ha;
  • impara che gli amici veri sono quelli che sanno starti accanto anche nei giorni felici.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Comment *






*