Siamo veramente tutti uguali

Dopo averti proposto il libro di Chiara Cecilia Santamaria, è ora il turno di “Fai uno squillo quando arrivi” di Stella Pulpo, altra blogger e scrittrice che da tantissimi anni seguo e leggo appassionatamente; da principio su Cosmopolitan e poi sul blog “Memorie di una vagina”, che reputo sia una delle pagine migliori presenti sul web.

E questo libro dovresti proprio leggerlo! E non lo dico così tanto per dire, ma lo dico perché mi sono resa conto, soprattutto nell’ultimo anno, che noi esseri umani siamo veramente tutti uguali, e che dovremmo davvero leggere queste pagine, per accettarci e capirci un po’ di più.

Fai uno squillo quando arrivi è la storia di ognuno di noi, che siamo devastati da amori impossibili, disarmati da un futuro improbabile, demotivati per la singletudine inaccettabile in cui ci troviamo e, immediatamente dopo o subito prima, distrutti da vite di coppia che non vanno quasi mai così… come dovrebbero andare. E la colpa è di entrambi, di tutti e due, che spesso finiamo col mettere prima del “noi” tutte quelle cose futili, che all’apparenza sembrano molto più rilevanti, e ci fanno dimenticare che la cosa più importante sia invece rientrare tra quelle braccia alla sera.

Nina è una donna come tante che ha voglia di piangere e basta, di quei pianti apparentemente privi di senso che noi donne ogni tanto ci facciamo; a volte dipendono dagli ormoni, altre volte dipendono dalla vita: ecco Nina piange di vita!

E’ circondata da meravigliose amicizie che la consigliano, la dissuadono e la supportano, mentre colleziona appuntamenti sbagliati e si lascia soffocare da quella storia d’amore malsana, che continua a ripresentarsi nella sua vita. Ed è costretta a chiedersi: Quante volte e per quanto tempo possiamo provare ad amare la stessa persona sbagliata? Possiamo sul serio cambiare? Quand’è che non ci rimane niente, se non la consapevolezza atroce di essere noi stessi la causa del nostro male? Artefici e artigiani della nostra ricorrente infelicità?

Fai uno squillo quando arrivi / Stella Pulpo / Rizzoli / 373 pagine / Romanzo

E Nina era la Nina di Alessandro, loro erano Alessandro e Nina, e anche se il tempo passa, c’è qualcosa che li tiene legati e li fa continuare in questa danza sempre più tossica, di un prendersi e perdersi di nuovo, che sembra non avere fine mai. E Nina vorrebbe essere un’altra, una migliore di lei, per riuscire a dire basta, per staccarsi del tutto da quella storia, che continua ostinatamente a far star male entrambi!

In queste pagine ho letto uno dei miei incubi peggiori! Da sempre, una delle mie paure più grandi, è proprio quella di dimenticare, perdere il senno e non ricordare più qualcosa della mia vita. Svegliarmi e non riuscire a capire perché al mio fianco non ci siano più le stesse persone di qualche anno fa, svegliarmi e non ritrovare più un senso logico nella loro assenza. Perché alla fine ognuno di noi, proprio come dice Nina, è solo la somma dei pezzi delle persone che abbiamo amato, ciascuna delle quali ci ha dato e ci ha sottratto qualcosa ed è per questo che mai vorrei perdere i miei ricordi e capisco quanto sia reale l’urgenza di Alessandro che, in questo libro, cerca di ritrovare i propri.

Infine concludo consigliandoti di leggere la nota dell’autore a pagina 374 prima di iniziare il libro, e di leggerlo ascoltando la sua colonna sonora: una novità assolutamente da provare! Buona lettura e buon ascolto da Rimmel Ribelle.

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